mercoledì 2 aprile 2008

La serietà, proprio, non ci appartiene

Incredibile, vent’anni dopo avere gettato sul lastrico il Paese con un referendum scellerato, i cui costi ogni anno sono superiori a quelli di una “manovra”, la classe politica s’è pentita, e ha deciso che “sì, bisogna tornare al nucleare…
Bene, si dirà, finalmente un po’ di serietà.
…sì, bisogna tornare al nucleare, ma le centrali le costruiamo in Albania.
E allora si sente un netto rumore di cristalli: sono i “gioielli di famiglia” che, staccatisi dalla loro naturale sede, scivolando lungo i pantaloni, si sono schiantati sul pavimento, frantumandosi in tante piccole schegge.

Non cresceranno mai, non cresceremo mai.
Costruire le centrali nucleari fuori dai nostri confini non è un investimento, ma una stupidaggine.
  • Vuol dire mettere investimenti di rilevante portata alla mercé di governi diversi dal nostro, che oggi sono “amici”, ma domani potrebbero avere altre convenienze: siamo sicuri che, in caso di grave crisi energetica, questi governi rispetterebbero gli accordi? e se non lo facessero come reagiremmo? andremmo con i militari a riprenderci le centrali?
  • Vuol dire creare occupazione di qualità fuori dai nostri confini, far crescere una classe di tecnici ad alta specializzazione che non arricchisce il “sistema Italia”, ma fa crescere un altro paese,
  • Vuol dire continuare, comunque, a pagare una sovrattassa sull’energia derivante dal fatto che devi pure, in qualche modo, remunerare il paese ospite,
  • Vuol dire, e questo è il più grave, continuare a “educare” la nostra cittadinanza all’idea che i problemi si possano spostare, che ci sia sempre un cortile diverso dal nostro dove mettere ciò che non ci piace, che ci sia sempre un tappeto sotto al quale nascondere la polvere.

Questa proposta ha la stessa logica dell’esportazione del pattume napoletano: paghiamo qualcuno a cifre folli perché si prenda la nostra spazzatura, se la bruci e guadagni sull’energia elettrica così prodotta, magari rivendendola proprio a noi come “energia verde da fonti rinnovabili”.

Non meravigliamoci: un Paese poco serio genera una classe politica poco seria che adotta soluzioni altrettanto poco serie…

1 commento:

  1. Fermo restando che continuo a essere contrario alle centrali nucleari, sono comunque d'accordo con quanto hai scritto e anche a me aveva colpito questa storia delle centrali all'estero.

    RispondiElimina

mi raccomando: comportati bene, o sono bastonate!
(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)