“ha per caso con sé un telefono cellulare? posso vederlo? il suo telefono ha la fotocamera, glielo tengo io e glielo rendo dopo, la sua cabina è la quattro, vicino alla finestra, grazie”.
Gli elettori sono sempre i soliti: età media oltre i sessanta, gente tranquilla che un telefonino in realtà a malapena riesce a usarlo per telefonare, quindi il più delle volte puoi anche risparmiarti lo sforzo: quando il fotografo ha il Parkinson, sei sicuro che la foto riuscirà mossa…
Si inizia così alle otto del mattino… e si va avanti per ventiquattro ore quasi ininterrotte.
Quest’anno la novità sono i rappresentanti di lista del centrodestra, una marea, uno diverso per ogni seggio… mai successo, neppure ai tempi del PCI.
Sono così tanti che una elettrice, dopo avere espresso il voto, si avvicina e, con aria guardinga mi chiede “senta, ma è normale che ci siano tutti questi signori con la spilla di Berlusconi? Perché ci sono solo loro?”, la guardi e, con il sorriso che si usa per spiegare le cose del mondo ai bambini, le rispondi “in realtà in questo seggio sono accreditati cinque rappresentanti di lista: Sinistra Arcobaleno, lista Di Pietro, Lega Nord, Partito Democratico e PdL, probabilmente i rappresentanti delle altre liste coprono più seggi, invece per il PdL ogni seggio ha il suo rappresentante, comunque Le assicuro, ci sono diversi rappresentanti di lista, è tutto normale”. Lei ti guarda, un po’ confortata ma non molto e continua “ah beh, perché sa, quando sono arrivata e ho visto solo gente con la spilla di Berlusconi, m’è preso un colpo”, tu continui a sorridere e la rassicuri “come Le ho detto, è tutto normale, non si preoccupi”, l’elettrice ringrazia e tu di rimando “grazie, e buona domenica”.
I rappresentanti di lista del PdL sono improbabili: hanno una cordicella porta badge con la scritta “difensore della libertà” (bum!) e ci credono pure. Se gli passi vicino li senti raccontarsi del loro eroico intervento nel seggio… per impedire chissà quale attentato alla regolarità delle elezioni che, dopo vent’anni di seggi, sai rientrare nelle minimalia di ogni consultazione…
Forse dovrebbero riflettere sul fatto che non è a Milano che il loro voto è in pericolo, ma magari a Bologna, però apprezzi l’entusiasmo, questo sì.
I rappresentanti delle altre liste rientrano nella statistica: tranquilli e scafati i sinistri, sospettosi i leghisti…
L’affluenza è uno strazio, ma oramai ci sei abituato: con un’età media così alta, ogni elettore in più che arriva è un miracolo della volontà, e infatti guardi con un misto di sconcerto e ammirazione la lunga teoria di signore e signori con le stampelle e col bastone, gente che è ancora convinta che il voto sia importante e che, fratture o meno, cascasse il mondo ma al seggio ci va.
Il tempo passa molto lentamente, quando hai meno di seicento elettori da aspettare per ventiquattro lunghissime ore, e così fai conoscenza con i tuoi scrutatori, che un po’ si raccontano e un po’ giocano con i nomi e le età dei tuoi elettori, anche tu del resto scopri di avere dei vicini di casa di cui non conoscevi neppure l’esistenza e, magari, grazie alla sequenza dei timbri sulla tessera elettorale, ti fai pure delle strane idee sulle loro convinzioni.
Insomma, è una tranquilla domenica di elezioni… speriamo solo che nessuno dei miei ottuagenari abbia il cattivo gusto di morirmi mentre vota…
AFFLUENZA ALLE 22 NEL SEGGIO: 50% esatto...
AFFLUENZA ALLE 7.40: neppure un cane... e io mi sono svegliato alle 5, sgrunt.
Ma ai tuoi amici/colleghi scrutatori glielo hai detto: "Io sono il signor Gabibbo. No, non quello di striscia. Quello di Italians.it"?
RispondiEliminacosì poi il rappresentante di lista del PdL mi crocefiggeva per quello che ho scritto in questi mesi sul Cavaliere? :-)
RispondiEliminaScusa: ponente-levante-centro, il tuo seggio?entroterra fotocopia della tua.Ciao
RispondiEliminaMilano Navigli, seggio con palazzi popolari, abitati da anziani... :-)
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