La Terza commissione delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione non vincolante - promossa dall’Organizzazione della Conferenza Islamica (l’OIC, che riunisce 57 paesi musulmani) - che invita i paesi a punire la “diffamazione della religione”. Secondo i promotori tale risoluzione serve per denunciare atti di violenza e repressione contro le comunità religiose e favorire la tolleranza religiosa, ma secondo i critici potrebbe fornire di fatto una copertura alle leggi statali “contro la blasfemia” (che colpiscono spesso apostati e non credenti) e impedire qualsiasi tipo di critica nei confronti delle religioni (anche la satira).
Il presidente dell’Assemblea Generale Miguel d’Escoto Brockmann, durante una conferenza stampa la scorsa settimana per l’incontro promosso dall’Onu sulla tolleranza religiosa (ospitato dall’Arabia Saudita) ha affermato che la “diffamazione della religione” dovrebbe essere bandita come “forma di intolleranza”.
Beh, cosa si voleva del resto, i campioni della libertà di parola sono in maggioranza all'ONU, no? (non ho sentito il Vaticano...)
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mi raccomando: comportati bene, o sono bastonate!
(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)