venerdì 28 agosto 2009

A chi su questa terra potrò volgere il mio sguardo?

Mentre cerco il sonno,
Cielo prestami il tuo ascolto.
Sono perso senza un motivo
dopo aver dato tutto me stesso.
La furia dell’inverno è arrivata
oscurando il mio sole.
Dopo tutto ciò che ho passato
a chi su questa terra potrò volgere il mio sguardo?


Sono i primi versi di “I look to You”, la title track del nuovo album di Whitney Houston, che esce oggi in Italia, curiosamente prima ancora che negli USA. Leggendole nella loro versione originale mi hanno ricordato il pianto che si trova in alcune pagine dell’Antico Testamento, quando i padri di Israele implorano il soccorso dell’Unico che può aiutarli. Non è un caso che risuonino proprio quelle voci: chi canta è una donna che non ha mai fatto mistero della propria fede, e la cui storia musicale inizia proprio nei cori di una chiesa.
I primi tre brani (questo, Million Dollar Baby e I Didn't Know My Own Strength), diffusi gratuitamente dall’editore (questo) o “casualmente” finiti su Internet (ossia pubblicati di nascosto dallo stesso editore per accendere l’attesa per l’album) sono veramente belli.

La voce è cambiata perché quarantasei anni sono un bel numero per tutti, ma la passione no, e i brividi che “l'artista donna più premiata di tutti i tempi” riesce a dare sono quelli delle sue hit degli anni ‘80 e ‘90.

Io ho profittato dell’offerta di Amazon USA (su Amazon UK potete ascoltare anche i sample) acquistando il CD a poco più di 12 euro, spedizione compresa… lo attendo con ansia, così, se nelle prossime settimane incrociaste per Milano un tamarro che suona pop soul a tutto volume, non fateci caso; sono io. ;-)

3 commenti:

mi raccomando: comportati bene, o sono bastonate!
(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)