Non so dire, da liberale mi chiedo sempre se sia davvero il caso di trasformare le nostre strade in una parata di divise, quasi che ogni giorno si sia freschi di colpo di Stato.
Non credo migliorino sostanzialmente la nostra sicurezza.
Credo anzi che il loro effetto principale sia opposto, quello di rammentarci la sensazione di insicurezza, quella sensazione così ben creata dalla fiumana di violenza che i mezzi di informazione fanno entrare quotidianamente nelle nostre case, trasformando uno stupro o un omicidio su sessanta milioni di abitanti in un’emergenza sicurezza, la probabilità statistica che un’auto si schianti nella strage del sabato sera e via seminando terrore e sgomento.
Sono dell’opinione che, più che alle divise di carabinieri, poliziotti e disoccupati che hanno scelto le Forze Armate anziché gli sportelli di Poste Italiane per sbarcare il lunario, si dovrebbe dare la precedenza ad altre divise: quelle degli spazzini perchè ripuliscano i marciapiedi, dei vigili urbani perchè multino gli incivili, degli imbianchini perchè coprano gli osceni graffiti che trasformano le nostre città d’arte in slum. La sensazione di ordine e pulizia sarebbero ben più rassicuranti che non questo sciamare di manganelli e mitragliette.
Trovo che la legittimazione delle “ronde” sia un’altra prova della miseria culturale in cui è caduta la nostra politica, che ha rinunciato completamente a proporre un modello e ad assumersi la responsabilità del vivere sociale per seguire gli umori e i calori dell’opinione pubblica.
Il fatto che poi la parte più becera della politica (la Lega) raggiunga l’orgasmo con queste fantasie riesce al più ad aggiungere altro ribrezzo.
Ma il peggio, è che, ancora una volta, siamo circondati: se a destra ci sono i baluba con anello al naso della Lega, a sinistra ci sono gli sceriffi rossi, che da quelli col fazzoletto verde si differenziano solo perché “preferiscono il couscous alla polenta”.
Forse quello milanese è un osservatorio particolarmente sfortunato, ma io, quando vedo che anche il presidente ex PCI della Provincia di Milano stanzia 250.000 euro per pagare le ronde, sento una grande amarezza. Capisco che le elezioni provinciali sono dietro l’angolo, capisco che Penati vuole diventare sindaco dell’area metropolitana (che non ci sarà mai) capisco tutto, ma lo schifo non diminuisce.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
sono sempre più scoraggiato, non si vede luce, siamo nel tunnel e ci rimaniamo. Anzi non è un tunnel, è proprio un baratro. Non c'è proprio speranza. (volevo scrivere qache io qualcosa sulle ronde, hai rappresentato bene il mio pensiero)
RispondiEliminaper usare le tue parole "Questo paese è irrecuperabile"
RispondiElimina