lunedì 25 maggio 2009

dalla parte di Noemi

Non ne ho parlato finora, non ne avrei proprio parlato, perché la vita privata del mio prossimo non mi interessa mai: ho la mia e mi basta.

Ma, oramai, la misura è veramente colma.
Da settimane “la parte migliore” della nostra società perde il suo tempo intorno al glande di un settantaduenne, per chiedersi (ché di questo si tratta) se s’è deliziato delle grazie di una signorina.

Mai avevo assistito a uno spettacolo sì riprovevole, fino all’ultimo illudendomi che saremmo stati all’altezza della lunga e gloriosa storia di sano buon senso di cui questa mia Patria era imbevuta.
E invece i rappresentanti dell’Italia laica e moderna passano da settimane le loro giornate a inzuppare il biscotto nelle grazie di una ragazzina, come dei bavosi maiali.

Lo schifo è tale, che questa mattina mi sono trovato pure a dover essere d’accordo con l’ex direttore di Studio Aperto! Sì, questa mattina Mario Giordano ci ricordava una cosa: che in questa ordalia, dalla quale Silvio Berlusconi uscirà comunque vincitore, la vittima predestinata è una ragazzina di appena 18 anni:
…pazienza se nel fare questo si fa a pezzi una diciottenne, la cui vita da giorni viene sottoposta a un trattamento vergognoso. Danni collaterali della battaglia gossipara: ci sono stati inviati della Rai, pagati con i soldi pubblici, che hanno passato le loro giornate a cercare di scavare nel passato della ragazza. Sono stati messi in piazza i suoi affetti, i suoi soprannomi, le sue lettere all’ex fidanzato, che ha raccontato di lei persino quante volte dormivano insieme. E la privacy? Evidentemente vale solo per qualcuno. Non per Noemi. Noemi si può massacrare, si può mettere alla berlina, si può infangare. Sinceramente mi chiedo come faccia a resistere. E poi mi chiedo perché nessuno s’indigni. Forse perché è nata a Casoria? Ma sì, in fondo quel rione popolare nei quartieri snob non piace nemmeno un po’. Nella redazione di Repubblica, figurarsi...

Hanno preso una ragazzina, un po’ stupida, innocente e perversa come milioni di altre sue coetanee, e ne hanno fatto una puttanella, additandola al pubblico ludibrio, sottintendendo che si fosse intrattenuta in chissà quali mercati con il turpe vecchio. Perché loro sono “superiori” e possono fare qualunque cosa in nome della loro privatissima etica.
Poco importa che tale etica sia solo loro, che nulla c’entri con la conduzione di uno stato, che sia più affine alla cultura dell’Afghanistan talebano o dell’Iran nazi-islamista di Ahmadinejad che non a quella europea e occidentale cui solgono richiamarsi.

Quanto a tutti quelli che si impastano la bocca con la "questione morale" e magari pensano a Bill Clinton, forse vale la pena di una rinfrescatina:

  1. in nessuna parte del mondo occidentale è mai stata messa in discussione la vita privata dei politici, salvo che quando questa minacciava la sicurezza nazionale (scandalo Profumo, GB) o si incrociava con illeciti.
  2. Bill Clinton è finito nei guai non per un rapporto orale, ma perché ha mentito - da testimone - sui suoi rapporti con la signorina Lewinsky rispondendo a un giudice federale (!) che indagava su altro, una cosa che sarebbe stata reato pure in Italia.
  3. se anche ci fosse qualcosa di poco elegante tra Silvio Berlusconi e la signorina Letizia,in Italia l'età del consenso è fissata a 16 anni: nessuno dei due ha il dovere di dire alcunché, nonostante ogni opinione difforme della stessa signora Bonino, che un tempo difendeva i diritti delle persone, e oggi attizza i roghi degli immorali dalla Annunziata.

Franceschini c’è da capirlo, è affetto dalle pruderie dei cattolici, è stato contagiato dall’odio degli ex comunisti per chi non va in giro con la loro faccia da funerale e, infine, è solo e abbandonato in mezzo al gelido mare della politica mentre vede il proprio naviglio affondare: non puoi chiedere a un naufrago altra reazione che quella di scalciare con violenza nel tentativo di trovare un tronco cui aggrapparsi.

Ma gli altri? dov’è l’Italia moderna che ghignava ai tempi di Bill Clinton? dov’è l’Italia laica che pretende che la morale privata non s’incroci con la vita pubblica? dov’è l’Italia superiore che leggeva Kant e Popper, s’abbeverava alla cultura nazionale ed europea e che ora sembra essersi abbonata a “Cronaca Vera”?

5 commenti:

  1. 2) Berlusconi pare aver mentito, o no?

    In quanto alla povera ragazza, suvvia, eh, che ci sguazza e ci sta già guadagnando, se voleva essere lasciata in pace poteva evitare di rilasciare interviste, o dire che da "papi" si aspetta un posto da velina o uno in parlamento.
    Non fare il moralista anche tu.

    RispondiElimina
  2. per altro io sono da sempre convinto che sia stato tutto montato ad arte. Berlusconi sapeva benissimo che cosa sarebbe successo andando a quel compleanno, e a mio parere ci sperava pure che il gossip partisse.

    RispondiElimina
  3. Leppi, mi sconvolgi. Non riesci proprio a vedere che quando si usa qualcuno in questo modo, si legittima identico uso di chiunque per i propri comodi?

    RispondiElimina
  4. Bisogna prima capire chi sta usando chi, mi sembra che la fai un po' troppo facile.

    RispondiElimina
  5. VEramente è il settantenne in questione che continua a tirare in ballo la storia dovunque si trovi, persino ad una convention di confindustria.
    Chi se ne frega! Però se porta in giro le sue bagasce sugli aerei che pago io contribuente, lo vorrei sapere.
    Posso pure essere d'accordo, ma voglio essere informato.

    RispondiElimina

mi raccomando: comportati bene, o sono bastonate!
(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)