Il giornalaccio pubblica oggi un articolo di Zygmunt Bauman, un sociologo inglese un po’ sinistro, che però in questo contributo dice cose sensatissime.
Come sappiamo, questa crisi ha molti padri: prima il rallentamento dell’economia legato anche al prezzo del petrolio, poi la crisi dei mutui negli Stati Uniti, poi il crack di alcune banche, poi il fatto che le banche non si fanno più credito tra di loro…
Per Bauman, “L'odierna stretta creditizia non è risultato del fallimento delle banche. Al contrario, è il frutto del tutto prevedibile, anche se nel complesso inatteso, del loro straordinario successo: successo nel trasformare una enorme maggioranza di uomini e donne, vecchi e giovani, in una genìa di debitori. Perenni debitori, perché si è fatto sì che lo status di debitore si auto-perpetui e si continuino a offrire nuovi debiti come unico modo realistico per salvarsi da quelli già contratti. Entrare in questa condizione, ultimamente, è diventato facile quanto mai prima nella storia dell'uomo: uscirne non è mai stato così difficile. Tutti coloro che erano nelle condizioni di ricevere un prestito, e milioni di altri che non potevano e non dovevano essere allettati a chiederlo, sono già stati ammaliati e sedotti a indebitarsi”.
Non c’è bisogno di essere marxisti per dargli ragione.
Chi vi scrive è stato educato a una semplice regola: i soldi se non ci sono, non li si spende, a questa regola ha derogato poche volte nella vita, per il mutuo sulla casa, per comprare un’automobile, per profittare di un paio di offerte a interessi zero su acquisti indispensabili per mettere su casa, che sarebbbero stati fatti comunque ma così erano più comodi...
Da circa un anno ho una nuova carta di credito: un giorno ho ricevuto una telefonata in cui mi si offriva una VISA oro a costo zero per sempre. Ho accettato. La carta era una revolving e ho dovuto chiedere di passare alla modalità a saldo mensile, dopo di che ho scoperto che è comoda e funzionale, se non fosse per un piccolo particolare: da un anno, ogni due-tre mesi, una simpatica signorina, o un rassicurante signore, mi chiamano sul cellulare, per annunciarmi che, se voglio, un assegno di 5.000 euro è pronto per me senza domande, o che, se voglio, posso ottenere anche trentamila euro in pochi giorni.
La mia risposta è sempre un po’ imbarazzata: “grazie ma sa, io ho poche pretese, mi servono pochi soldi e comunque sono stato educato a non fare debiti”, la reazione all’altro capo è sempre un po’ stupita.
L’illusione del credito facile e infinito non è una novità di oggi, ricordo racconti sulle carte di credito e sul credito al consumo già nella mia antologia delle scuole medie, quindi oltre trent’anni fa; in questi trent’anni il cancro s’è esteso, e oggi c’è chi, per fare dieci giorni da borghese al mare si impegna a pagare rate per dodici mesi.
Il fatto è che il fondamento del capitalismo è la buona amministrazione del patrimonio, e in troppi – imprenditori, banchieri e consumatori – se ne sono dimenticati.
mercoledì 8 ottobre 2008
Il mondo drogato della vita a credito
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Tu pubblichi questo post e google adsense mette un link ad un sito che mi sembra molto paraculo ...
RispondiEliminahttp://www.artedellaricchezza.it/index.html
Sono quelli come te la causa della recessione!
RispondiEliminaOra esci e spendi!
Che ti devo dire Calamar, lo sai, le vie di Google AD Sense sono infinite e misteriose… ricordo che qualche tempo fa avevo gli annunci di “casalinghe porche e vogliose” a fianco dei miei post…
RispondiEliminaLeppie, è inutile, non mi convinci,io sono taccagno dentro, non solo “i soldi se non li hai non li spendi”, ma inoltre “e se li hai non li spendi lo stesso”
I soldi si devono spendere solo per donne alcool e qualche buon concerto rock...il tutto assolutamente senza fare debiti.
RispondiElimina;-)
gabibbo, scherzi a parte, il problema è che ci va di mezzo anche chi è parsimonioso come te...
RispondiElimina(Ora ho capito perché ami tanto le buste knorr!! Orrore!)
sulle carte REVOLVER ho già scritto ... ma ora il vero problema sarà l'USURA!
RispondiEliminaOltre all'educazione civica occorrerebbe tornare ad insegnare l'Economia domestica!!