mercoledì 2 marzo 2016

Maternità surrogata: un bambino in più per me è una buona notizia.

Il mio punto di partenza è che ogni bambino che nasce in più è una buona notizia. Finché quella nascita non è figlia del caso ma di una ricerca e di un progetto, per me è una buona notizia. 
Alcuni pongono un problema diverso, quello delle donne che accettano di condurre la gravidanza. 
Ci sono molti casi in cui è fatto per “convinzione”, perché stai offrendo una possibilità a persone che ami e che per le più diverse vicende della vita non potrebbero fare altrimenti, o perché ci credi per motivi “ideologici” (anche i motivi etici sono ideologici), tutte ragioni che ognuno valuta dal punto di vista delle proprie convinzioni e della propria esperienza di vita e che però per me vogliono dire una scelta generosa. 

Ci sono, sicuramente persone che lo fanno per denaro; lo fanno perché ne hanno veramente bisogno o perché per loro è un modo come un altro per avere un reddito in un certo momento della propria vita. 
Nel primo caso sono addolorato, perché immagino che ci sia sofferenza, che la scelta non sia convinta e che tutto quanto (per usare un eufemismo) non sarà “vissuto bene”, ma non ci sto a dire che “la colpa” è degli aspiranti genitori: le donne che si trovano in questa situazione, si trovano in questa situazione a prescindere dalla possibilità di una maternità surrogata. 
Gli aspiranti genitori non sono dei mecenati, ma neppure degli assassini come vengono dipinti; in loro assenza ci sarebbero solo un bambino in meno e una donna comunque disperata, forse anche più disperata. 

Sulle donne che lo fanno senza essere costrette, solo per avere un reddito in un certo momento della propria vita, beh sì la cosa mi lascia perplesso, ma non riesco a giudicarle: nessuno conosce la strada percorsa dal prossimo, nessuno può giudicare. 

Nelle discussioni su questo tema cerco di non fare propaganda, perché queste sono cose serie, non le sciocchezze della politica nostrana: al netto di tutti i dubbi e di tutte le domande che mi pongo pure io per me ogni maternità surrogata vuol comunque dire un bambino in più, un’anima che sarà amata e che potrà restituire quell’amore da adulta, in questo mondo così strano e dolente.

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(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)