lunedì 24 marzo 2008

Il Gabibbo a fianco del "compagno Mauro"

Come la pensi il sottoscritto su comunismo e simili schifezze lo si sa.
Dal mio punto di vista, chiunque abbia l’ardire di professarsi comunista andrebbe almeno internato, assieme ai suoi colleghi nazisti e scarti del genere, essendo tutta questa gente un potenziale pericolo per la società intera.
Però, credo che la superiorità dello Stato liberale sia condizionata al fatto che lo stesso cerchi almeno di rispettare i propri principi.
Nelle nostre carceri, lo Stato liberale è lontano, molto lontano, grazie al sovraffollamento, a strutture indegne della nostra società, a una cultura delle regole vergognosa, che trasforma tropo spesso i reclusi in “senza diritti”, spesso addirittura non per abusi dei singoli, ma per precise direttive organizzative.
In questi giorni, un probabile terrorista sta lottando dalla sua cella per i diritto a essere curato in modo umano.
Che sia un probabile terrorista non me ne importa un fico.
È un nostro concittadino, è un nostro simile al quale la Costituzione garantisce il nostro stesso diritto all’assistenza sanitaria.
Ecco perché il Gabibbo manda il suo incoraggiamento a questo pazzo pericoloso, che lotta contro l’HIV e contro un sistema carcerario ottuso.
In bocca al lupo, compagno Mauro!

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