giovedì 7 gennaio 2010

Elezioni regionali in Lombardia: la candidatura di Marco Cappato e la realpolitik

Gira questa idea di candidare il radicale Marco Cappato alla presidenza della Regione Lombardia.
Concordo con chi dice che si tratta di una bella candidatura, in grado di dare voce agli elettori liberali della Lombardia. Per una campagna elettorale che valorizzi posizioni autenticamente alternative a quelle del “partito unico dxcentrosx”, per una battaglia politica che attraversa le regionali e va oltre.
In poche parole, un’idea senz’altro divertente.
Ma…
Ma il PD ha già iniziato ad affiggere i manifesti per Penati.
Questo significa che, quando Penati perderà (perché perderà), Cappato diventerà il capro espiatorio della sconfitta: “sono stati i radicali a dividere l’elettorato del centrosinistra!”, urleranno compatti piddini, comunisti assortiti e quelli dell’Italia dei Valori immobiliari…
Dall’altro lato, a Roma Zingaretti sembra dichiarare che, in mancanza di nomi di maggior peso, sarebbe giusto convergere sulla candidatura della Bonino.
Sarò legato alle logiche della “vecchia” politica (che però almeno erano logiche), ma sono disposto a scommettere che “in cambio del sostegno a Emma”, Cappato dirà “grazie, ma no”.
Se poi fossi smentito, la mia firma alla candidatura ce la metto, per quel che servirà…

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(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)