lunedì 7 giugno 2010

A furia di occuparsi di politica, i preti si dimenticano pure l’essenza della loro missione.

Ha proprio ragione Langone, le parole del portavoce del Vaticano sull’assassinio di monsignor Padovese sono incredibili.

Impegnati come sono a fare “politica estera”, o semplicemente politica, i preti sembrano persino incapaci di rappresentare un omicidio per quello che è. Desiderosi di un impossibile appeasement e di un’ipocrita equidistanza (o equivicinanza?) con i “fratelli musulmani”, sono veloci a derubricare il frutto d’una ideologia politica a semplice ammattimento del singolo.

Così facendo, tradiscono il significato religioso del sacrificio (e di questo potrebbe fregarcene pure poco) e tradiscono il significato laico dell’omicidio (e di questo ce ne può fregare di più, perché attiene alla messa in pericolo delle nostre libertà).

Quando si dimentica la propria ragion d’essere, finisce sempre così, ci si riduce come un’Alba Parietti qualsiasi, che dice la propria su ogni cosa, ma non sa più il perché.

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