Christian Rocca, autore del paphlet del 2006 “cambiare regime” ci aggiorna sul trend.
Sembra che, purtroppo, il numero delle dittature non stia diminuendo: dalle 45 della prima edizione del suo libro a 47 in tutto il mondo: le società meno libere del mondo, a pari demerito, sono Birmania, Guinea equatoriale, Eritrea, Libia, Corea del Nord, Somalia, Sudan, Turkmenistan e Uzbekistan e il territorio occupato del Tibet.
Sui 194 paesi del mondo, 58, il 30 per cento del totale, sono «parzialmente liberi», perché segnalano una riduzione dei diritti fondamentali e uno scarso rispetto delle regole, mentre sono 89 quelli «liberi» (46%). A qualcuno spiacerà sapere che tra i paesi liberi è segnata anche l’Italia.
su Camillo
lunedì 7 giugno 2010
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per curiosità tra gli 89 paesi a che punto è l'italia? no perchè è diverso essere il primo paese libero o l'89°. Ti faccio presente ad esempio che la stessa fonte (che non è camillo, ma "freedomhouse.org") ci colloca tra i paesi parzialmente liberi per quel che riguarda la libertà di stampa (e i riferimenti alla concentrazione dei media sono evidenti). Detto questo certo non mi dispiace che l'Italia sia tra i paesi liberi.
RispondiEliminaLo so che a qualcuno dispiace, ma ci stanno lavorando sodo, non disperare.
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