venerdì 23 gennaio 2009

In Etiopia la Chiesa getta la maschera

Anche i cattolici votano per la persecuzione degli omosessuali

Come tutti sanno, la Chiesa cattolica condanna l’omosessualità perché contraria alla morale cristiana ma, sia ben chiaro, non ha nulla contro le persone omosessuali, anzi si oppone a qualsiasi discriminazione.
Il mese scorso, all’Onu, ha votato contro la risoluzione franco-europea per la depenalizzazione globale dell’omosessualità, ma solo per il timore che, legittimando questa pratica, si aprisse in qualche modo la strada ai matrimoni omosessuali, disgregando la famiglia tradizionale. Solo e soltanto per questo. La
Chiesa cattolica, anche quando si schiera con le teocrazie islamiche che puniscono l’omosessualità con la morte, non vorrebbe mai che gli omosessuali fossero perseguitati, vero?
No. Non è vero.
Si tratta solo di un’ipocrisia e quanto accaduto recentemente in Etiopia lo dimostra.
Alla vigilia di Natale, si sono riuniti ad Addis Abeba i leader religiosi di quel Paese.
Erano presenti una dozzina di massimi esponenti delle principali confessioni: ortodossa, protestante e, appunto, cattolica.
Tutti costoro, nessuno escluso, hanno approvato un appello ai legislatori, per chiedere che la condanna dell’omosessualità - già punita dal codice penale etiopico - sia inserita nella Costituzione.
Attualmente è prevista una pena minima di 6 mesi, ma i firmatari del documento hanno chiesto un inasprimento delle pene e una modifica della Costituzione, per mettere definitivamente al bando questa attitudine.


Nel testo dell’appello, l’omosessualità viene definita “il culmine dell’immoralità”.
Al termine dell’incontro, il patriarca ortodosso Abune Paolos ha definito gli omosessuali “stupidi come animali”: devono essere discriminati e corretti, devono ricevere una lezione, ha aggiunto.
I religiosi unanimi hanno chiesto al governo l’apertura di centri di riabilitazione e di mettere anche sotto stretto controllo la distribuzione di materiale pornografico.
Sium Antonios, capo della Ong locale “Uniti per la vita”, ci ha messo del suo: “L’omosessualità non rientra fra i diritti umani e non è in relazione con la Creazione; non ha fondamento biologico. E’ inaccettabile e immorale”.
Il fatto che il massimo rappresentante della Chiesa cattolica abbia concorso con il suo voto all’approvazione di questo appello e di queste dichiarazioni, mette il Vaticano di fronte alle sue responsabilità.
Davanti all’opinione pubblica italiana ci si può atteggiare a persone buone e di fronte alla comunità internazionale ci si finge aperti e dialoganti.
Invece, quando si trovano in condizione di esercitare un potere politico reale, le gerarchie si presentano con il loro vero volto: oscurantista, retrogrado e privo di pietà cristiana.

Alessandro Litta Modignani

Grazie a l'Opinione

3 commenti:

  1. nessun commento qua?
    ci penso io...

    in realtà la maschera non la mettono neanche, manco fanno finta di metterla.

    oggi ne ho avuto la prova, affianco a me una fanatica che ha farneticato e mi ha fatto passare la fame.

    quindi la base è solidale con i vertici.

    il tutto in nome della verità.

    bo!

    RispondiElimina
  2. Con tristezza, le tue parole mi hanno fatto ripensare a persone di mia conoscenza, “brave persone”, credenti e di buona cultura. Dalle cui bocche ho sentito uscire cose che avrebbero fatto imbarazzare un leghista. Non se le sono sognate la notte, qualcuno gliele ha raccontate, qualcuno gli ha fatto avere il sentore che quella fosse la Via della Verità e della Vita. Sì, in altro modo, con molta più attenzione ed eleganza, ma anche da noi le gerarchie cattoliche hanno fatto la loro parte nello spargere il seme del disprezzo.

    RispondiElimina
  3. Sono d'accordo, l'omosessualità è contro natura, una deviazione.
    Praticarla porta lontano da Dio quindi rende infelici. Solo obbedendo alle regole di Dio, di cui la Chiesa e in particolare il Papa è portavoce si può avere la felicità.
    Noi siamo solo polvere, che arroganza avete nel contraddire la Chiesa??????
    State zitti che è meglio!!!!
    Adesso io non sono sicuro che sia giusta la prigione, comunque almeno una comunità di recupero, non obbligatoria, ma per quelli che vogliono farsi aiutare è giusta!
    Basta predicare che tutto è permesso!
    Vergognatevi!

    RispondiElimina

mi raccomando: comportati bene, o sono bastonate!
(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)