domenica 30 novembre 2008

Giornalismo, ovvero quando si dice "i fatti separati dalle marchette"

Mutti è un marchio noto nel settore dei sughi.
Ed è un buon investitore pubblicitario, circa 115 milioni di euro nel solo 2008.

Una parte significativa di questo investimento va, naturalmente, in televisione.

Nel corso del 2008 in particolare beneficiate sono state La7 e Sipra, ossia la concessionaria del gruppo RAI.

Ora, nulla di strano, mica tutti devono fare pubblicità sulle reti Mediaset.

Solo che… solo che, a campagna conclusa da pochi giorni, il TG2 programma nella sua rubrica sull’alimentazione “Eat Parade” un servizio sui pomodori che, a dire il vero, in un numero pre natalizio ci sta proprio come i cavoli a merenda.

E chi ti intervistano quelli del TG2?
Ma il signor Mutti naturalmente. 
Identificato come il signor Mutti della omonima fabbrica di sughi.  Ripreso in uno stabilimento dell’omonimo marchio, mentre parla di pomodori e viene inquadrata una delle loro bottiglie… roba che neppure quelli di Mela Verde

Intendiamoci, le concessionarie di pubblicità sono solite premiare i migliori investitori con passaggi “redazionali”, di solito però lo fanno nei programmi di moda, o negli inserti cittadini dei quotidiani, dove la differenze tra un trafiletto che parla di sconti e una marchetta in fondo è risibile.  Nei telegiornali, finora non s’era visto.

La coincidenza è sicuramente casuale, ma sospetta, e fa venire il dubbio che, se la Mutti non fosse stata il big spender che è, il servizio su quanto fanno bene i pomodori non sarebbe mai andato in onda, oppure avrebbe coinvolto l’occasionale segretario provinciale di qualche Confagricoltori…

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(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)