lunedì 28 luglio 2008

‘sto Cuil!

Aveva ragione Andy Grove, già CEO di Intel, a sottolineare come nel mondo della tecnologia sia necessaria una sorta di paranoia, una mania ossessiva di auto miglioramento per restare al top, perché c’è sempre qualcuno pronto a profittare di ogni tuo rilassamento.

Nella mia lunga storia su internet, ricordo di avere iniziato usando Infoseek (un nome che ai più dirà poco, essendo scomparso, fagocitato da altro motore) di essere poi passato ad Altavista, e di avere infine abbracciato Google.
Oggi, da Google, un gruppo di ingegneri si è staccato per dar vita a un nuovo motore di ricerca, che promette di essere più sofisticato e completo.
In queste cose, in realtà, non basta essere “migliori”, perché il successo di un’applicazione nasce da tante cose, la semplicità, l’intuitività, il feeling che si riesce a stabilire con gli utilizzatori, ma il nuovo motore mi sembra buono, e per il resto deciderà il futuro.
Resta il solito punto, di cui abbiamo già parlato quando gli inventori di YouTube hanno ceduto a Google la loro creatura: esiste un solo luogo nel mondo in cui un’idea può trasformarsi in un’industria, e purtroppo non è nel nostro continente.

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(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)