giovedì 10 luglio 2008

Di Pietro e il PD: alle parole di Rocca non mi pare ci sia molto da aggiungere...

E’ finita? Ma allora perché è cominciata?
9 Luglio 2008

Nelle settimane precedenti al voto avevo scritto che non avrei votato PD, malgrado la coraggiosa decisione di Walter Veltroni di liberarsi delle scorie impresentabili della sinistra italiana, soltanto perché si era apparentato con i giustizialisti dei valori, compresi quelli cash restituiti in scatole di scarpe.
Ora, dopo un paio di mesi, Veltroni dice che se Di Pietro e il suo manipolo scelgono la piazza l'alleanza è finita.
La domanda è: che c'era di diverso in Di Pietro e nel suo manipolo di fanatici due mesi fa?
Il punto è che su questo tema gli ex Pci, Pds, Ds, Pd non sono credibili.
Di Pietro è una loro creatura.
Senza il sostegno di Occhetto, poi deputato dipietrista, non sarebbe diventato Di Pietro.
Senza la nomina a ministro (due volte) non sarebbe diventato Di Pietro.
Senza il seggio regalato al Mugello non sarebbe diventato Di Pietro.
Senza l'apparentamento di due mesi fa sarebbe in pensione con Pecoraro Scanio.

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(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)