lunedì 23 febbraio 2009

Wired...

Boh, io l’ho comprato.  E l’ho pure letto.

Ci sono alcuni begli articoli, ma il tono non mi entusiasma. 
Ha un che di agiografico che mi pare fuori dal tempo, come se la redazione italiana fosse uscita da una capsula del tempo e pensasse ancora in quello stucchevole modo dei primi anni di internet, quando qualunque cosa che fosse “.com” sembrava portatrice di un futuro grandioso… e poi invece ci ha regalato il crack di Freedomland, o le azioni che hanno perso il 99% del proprio valore di collocamento (come Tiscali, dai 46€ del ’99 ai 34 centesimi di venerdì scorso)…

Non so, sembra un incrocio tra Men’s Health, Focus, GQ e Vanity Fair, con belle immagini, bella carta, bella pubblicità, ma - forse - è un prodotto per wannabe, non per niente arriva in Italia sedici anni dopo la sua prima edizione…

Detto questo, abbonarsi per due anni costa una miseria: 19 euro (è una promozione, solo nella rivista o in questo link, sennò sono 24€), in fondo si possono pure buttare, per poter leggere le vite dei santi dell’era digitale.

Dimenticavo: questo numero ha sì un articolo importante: quello dedicato a don Verzè, che racconta ancora una volta la sua convinzione di come Dio – a differenza di quel che pensano certi suoi colleghi – non ci voglia affatto sofferenti e malati.

1 commento:

  1. 19 euro sono davvero pochissimi, è una proposta molto allettante, per quanto poco possa valere la rivista.

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mi raccomando: comportati bene, o sono bastonate!
(ebbene sì, sono tornati i captcha o come accidenti si chiamano; purtroppo ho dovuto metterli per bloccare una nuova ondata di spammer a luci rosse)