Il racconto di Libero è favoloso: cassiere, dipendenti e persino sindacalisti spiati da un sistema di video e audio registrazione occulta nei punti vendita e uffici della COOP.
L’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori è chiaro: “è vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori”.
Questo significa che per ogni dispositivo di controllo, persino per installare un nuovo centralino, di quelli che semplicemente tengono nella propria memoria un certo numero di chiamate in entrata e in uscita, è necessario l’accordo della Rappresentanza Sindacale Aziendale.
In COOP invece, nottetempo, avrebbero installato registratori, spie, telecamere occulte.
Non negli anni ’50, ’60, ’70 alla FIAT, ma nel primo decennio del ventunesimo secolo in una organizzazione che è la bandiera dell’imprenditoria “di sinistra”.
Se il soccorso rosso della magistratura non si “dimenticherà” di questa notitia criminis, e si ricorderà dell'obbligatorietà dell'azione penale tanto richiamata in altri casi ci sarà da divertirsi, questo sì.
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