Ecco, con tutto il rispetto per la sacralità della proprietà privata che nutro, se qualcuno avesse il tempo di andare a Dorno (PV), divellere questo cartello e infilarlo su per il culo del proprietario del "largo privato Adolf Hitler", più che l'attenuante comune ex articolo 62 del codice penale (l'avere agito per motivi di particolare valore morale o sociale) bisognerebbe riconoscergli un'onorificenza al merito della Repubblica.
Trovato su: La fionda news
Bella segnalazione...
RispondiEliminao sentito pure ke il sindaco a segnalato il fatto ai carabinieri e alle autorita ma nulla e cambiato perche e in "casa sua"... ci credo che non si possa far nulla!! con berlusconi (volutamente in minuscolo) l'Italia sta autodistruggendo la propria giustizia!!
RispondiEliminaBerlusconi non c'entra una fava: l'articolo 14 della Costituzione è chiaro quando dice che "Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale".
RispondiEliminaIl punto è: Sindaco, polizia e compagnia cantante hanno segnalato alla magistratura questa possibile notizia di reato?
E la famiglia, che dice trattarsi "solo" di un caso di depressione, perché non rimuove quell'accidenti di palo, lo butta per evitare che il congiunto lo ripianti e non porta lo sciagurato dal medico?
Va bene: è un infame e offensiva provocazione, sono d'accordo. Tuttavia: perchè tutto questo cancan per una denominazione stupida ma, alla fin fine, privata, quando in giro per la beneamata Repubblica italiana ci son le già note vie dedicate alla "gloriosa" memoria degli angioletti rossi Stalin e Tito che sono PUBBLICHE?
RispondiEliminasono d'accordo con te...
RispondiEliminaio rimuoverei tutto quanto anche se penso che i residenti si seccherebbero un po' a dover cambiare i biglietti da visita e le intestazioni dei vari contratti: mi ricordo quando partecipai all'inaugurazione di piazza Giorgio Ambrosoli a Milano, con i residenti che esponevano i cartelli di protesta.
uhmmm...già, hai ragione: dimenticavo il lato pratico della cosa...
RispondiEliminaA riprova che è difficile, se non impossibile riparare ai mali commessi, anche se il male si nasconde dietro una semplice dedica.
Nessun bisogno di cambiare biglietti da visita.
RispondiElimina"Largo privato" non è un indirizzo, quello è il cortile di una villetta.
Peccato che, essendo accessibile e all'aperto, sia esposto al pubblico, e quindi l'esposizione di quel cartello rientri ampiamente nel reato di apologia del fascismo e in quello di istigazione all'odio razziale.
Nel paese della generale disosservanza delle regole queste sono però tra le leggi meno applicate.
E la dico si la mia...visto che ho segnalato io il cartello al comune di Dorno nell'Agosto 2010,alla Provincia Pavese e alle comunita' ebraiche di Milano...ma dico ma la storia non ha insegnato nulla agli abitanti di Dorno?I ragazzi uscendo da scuola vedevano ogni giorno il cartello!!Ma una piazza si intesta ad un personaggio del genere?E la giunta comunale di Dorno non sapeva nulla? Beh comunque bene cosi...come penitenza consiglierei alla prima occasione in cui si riunisce il consiglio comunale,di guardarsi "Schindler List",visto il ritardo dell'azione di rimozione cartello....cmq tutto e' bene cio' che finisce bene.
RispondiElimina