Boffo: la verità come plastilina
Gianni Pardo
Nel 1950 è stato proclamato il dogma dell’Assunzione in cielo della Vergine Maria. Non solo dell’anima, si badi: anche del corpo. Questo ora, in quanto dogma, per i cattolici è un dato incontestabile e indiscutibile, diversamente si è eretici. Qualcuno però può obiettare: un corpo è qualcosa che consta di “pondere, numero et mensura”, cioè peso, numero e misura, come si legge nel Libro della Sapienza, XI, 20 e come poi scrive (salvo errori) anche San Tommaso d’Aquino nella Summa Theologica, proprio quando vuole distinguere lo spirito dalla materia. Se dunque Maria è stata assunta in cielo con un corpo umano che sarà più grande di dieci centimetri e più piccolo di dieci metri, peserà più di un chilo ma meno di una tonnellata, sarà in un determinato posto ma non in un altro posto (e certo non in tutti i posti), diviene legittima la domanda: Dov’è? Non c’è da offendersi: è la Chiesa che parla di “corpo”, non il miscredente; e un corpo, se è tale, è in un dato luogo.
Ebbene, queste argomentazioni che, non si trattasse della Vergine Maria, sarebbero tanto evidenti che l’interlocutore si offenderebbe a sentirsele esporre (“Mi prendi per un idiota?”) non sono sufficienti se si parla con un cattolico. In questo caso, la plastilina della verità riuscirà ad affermare che in cielo c’è un corpo che è un vero corpo umano – se no si andrebbe contro il dogma – ma non è un vero corpo umano, tant’è vero che non è in nessun posto, o è da qualche parte ma “in modo mistico”, cioè “In un modo che non so, non capisco, non posso spiegare, forse è assurdo, ma tu ci devi credere lo stesso”.
Non c’è ragione di insistere su questo genere di argomenti. Si usa dire che “la Fede è un dono” e non bisogna strapparlo a chi l’ha. Meno accettabile è un atteggiamento fideistico che interferisca con la concretezza e la politica, come si sta verificando oggi in Italia. Stavolta da un lato i cattolici si sono impegnati come un sol uomo a difendere Dino Boffo contro l’evidenza e dall’altro i credenti della sinistra, pur di dare addosso ad un giornale “berlusconiano”, sono anch’essi scesi in campo per difendere Boffo e la Chiesa, contro la verità.
Ecco una sintesi: a Berlusconi sono stati attribuiti comportamenti che non costituiscono reato e di cui non è stata fornita la prova, ma Berlusconi è colpevole; a Boffo sono stati attribuiti quanto meno comportamenti certificati da una condanna penale accettata dallo stesso interessato (che infatti ha patteggiato la pena), ma Boffo è innocente.
A questo punto, non rimane che assumerlo in cielo.
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