Non lo degna di attenzione più nessuno.
La sua credibilità politica è al di sotto di quella di un Casini o di un Di Pietro.
Nel suo partito lo guardano con la commiserazione riservata a un alcolizzato cronico.
E lui, non sapendo più cosa fare, va a rimorchio.
Prima va a rimorchio dei partiti della sinistra extraparlamentare, con la campagna sul precariato, così identica a quella di Sinistra Critica.
Ora s’è messo a rimorchio dei descamisados paolini di Famiglia Cristiana.
E intanto si illude di avere una linea politica, di dettare un’agenda, di essere ancora qualcuno.
Poverino, mi fa veramente pena.
Poi penso che in una democrazia dell’alternanza a lui spetta il compito di proporre un’alternativa a questa maggioranza.
E, allora, inizio ad avere pena di me, del mio presente, del nostro futuro.
che ti devo dire gabbì? peggio di questa maggioranza, sotto TUTTI i punti di vista, non lo è.
RispondiEliminaho tristezza per la nostra comune sorte, ma almeno avevo a disposizione una legge come il consenso informato invece che questa merda di ddl.
peggio è difficile... il dramma è che non so se sia meglio :-(
RispondiElimina(ma chi sei?, io sono curioso, come un gatto...)
RispondiEliminaQuesto paese è irrecuperabile (non sono io quello di prima, eh)
RispondiEliminaCalamaro caro,
RispondiEliminacome ti ho già detto ai tempi dell'IVA di SKY: questa tua massima andrebbe scolpita nella pietra all'ingresso dei palazzi della pubblica amministrazione, un po' come "la legge è uguale per tutti" nei tribunali :-(