Come quasi tutti sono stato battezzato, poi da bambino ho ricevuto la prima Comunione (occasione in cui la parrocchia mi regalò una favolosa edizione dei Vangeli, in cui i quattro Libri erano condensati assieme in modo da costruire un unico appassionante racconto), quindi a dieci anni sono stato unto da un ignoto Vescovo ricevendo quindi la Cresima… più in là negli anni mi sono addirittura laureato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, peraltro nota fucina di bestemmiatori.
Intendiamoci: tutto questo non significa quasi nulla ma, come sa chi mi legge, non appartengo al novero degli Atei, Agnostici e Razionalisti, e spesso i miei post tradiscono le mie convinzioni in qualche modo figlie del cristianesimo.
Ma, detto tutto questo, non ne posso più.
Credo che solo nei paesi arabi la quotidianità di chi vorrebbe solo tirare avanti la propria carretta sia più prepotentemente invasa che in Italia da questo sciame di tonache e flagellanti di ritorno.
Ricordo gli anni della mia lontana – ahimè – adolescenza: questo era un Paese cattolico, in cui il TG1 parlava del Papa ogni mercoledì e domenica.
Fine.
Oggi, ci sono il Papa, il suo segretario particolare (non fate dell’ironia solo perché è belloccio), il suo Segretario di Stato, il Presidente della CEI e poi l’intera Conferenza Episcopale, quindi il corteo di ex baldracche, baldracche in servizio permanente effettivo, direttori di giornale (beh sì è la stessa cosa) divorziatissimi difensori della famiglia, ex piglinculo convertiti al cilicio.
E tutti passano le loro giornate a giaculare sulla NOSTRA vita.
Non ne posso più. Mi sono rotto.
Vorrei tornare a vivere la mia vita.
Vorrei tornare a sapere che il mondo si farà gli affari suoi mentre io mi occupo dei miei.
Vorrei che tutta questa bella gente la smettesse di vorticare intorno alla mia esistenza a ogni ora del giorno e della notte.
Vorrei, che tutta questa gente la smettesse, tacesse, sparisse.
Vorrei che questo pontefice il cui sorriso è rassicurante come quello di Darth Vader, ci lasciasse un solo attimo di respiro, smettendola con questa ipocrita lagna del “voglio solo fare la mia umile proposta”.
E’ anticlericalismo? È intolleranza laicista?
Potrebbe pure essere, ma, a questo punto, non mi importa.
Qualcuno ha scritto che bisogna temere la rabbia dei buoni.
Ecco, mi sento un buono al quale da troppo tempo qualcuno sta dando impunemente fastidio, come un vicino petulante, che con la scusa di aiutarti vuole entrare in casa tua, guardare come disponi i calzini nel comò, insegnarti a curare i tuoi figli, sparlare di te con tutto il vicinato.
Dopo un po’, anche il buono più buono esplode e inizia a lanciare i suoi vaffanculo.
Lasciatemelo gridare:
Santità: vada a fare in culo!
ahhh, che liberazione.
Ciao, Gabibbo
RispondiEliminaE' un Papa che riesce a far diventare anticlericale anche chi dall'anticlericalismo era lontano anni luce. Il Bin Laden del cattolicesimo
Sai che credo che il Papa sia il problema minore?
RispondiEliminaÈ che oramai è diventato un sistema!
È diventato “scontato” che tutta questa gente marci sui nostri coglioni tutti i giorni, è passata l’idea che se chiedi di essere lasciato in pace sei un anticlericale… insomma, per usare le loro parole, s’è affermata una “struttura di peccato” che nega la nostra libertà, con decine di comparse tutte parimenti impegnate a stracciarci l’anima…
Io sinceramente mi sento schiacciato tra due minoranze ugulamente insopportabili. Laicisti e Teoisti, è indubbio però che la presenza nella società dei primi era molto meno evidente ai tempi di Giovanni Paolo II.
RispondiEliminasì, hai ragione, GPII era molto più seducente, e forse i laicisti si lasciavano sedurre meglio, forse era anche un altro momento della storia: intendo dire che, inq uesto clima globale di percezione di insicurezza fisica e culturale, anche la religione ha rimesso l'armatura...
RispondiEliminaSottoscrivo, dalla prima all'ultima parola.
RispondiEliminaAnche se, per le ragioni che ho espresso qui, i professori della Sapienza avrebbero fatto meglio ad essere più "cinici", aspettare qualche giorno in silenzio e poi contestare Ratzinger dentro l'aula magna.
idea geniale, Andrea... ma come vedi i prof. sono pure tordi...
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