mercoledì 13 aprile 2011
giovedì 7 aprile 2011
Arresto del senatore Tedesco: l'ennesimo errore del PD che insegue Di Pietro
Chiedere l’arresto di un parlamentare è chiaramente una mossa che nulla ha a che vedere con delle indagini serie: tra la richiesta d’arresto e il voto passano i mesi, nei quali qualunque dei rischi che l’arresto dovrebbe evitare si può realizzare (fuga, inquinamento delle prove, eccetera), votare per quell’arresto è una scelta suicida anche se può sembrare “conveniente” per il marketing di partito.
Per le ragioni appena dette, l’arresto di un parlamentare non serve a nulla a meno che non sia uno strumento di pressione psicologica “per farlo cantare”, allora però c’è una ragione in più per essere contrari: la privazione della libertà non è prevista come strumento per “ammorbidire” gli indagati.
Capisco che da una trentina di anni ogni principio liberale in tema di ricerca delle responsabilità penali sembri andato a farsi fottere in nome della “lotta senza quartiere al male” (il crimine organizzato, la corruzione, ogni altro accidente), ma se si continua ad arretrare presto o tardi non resterà nulla da difendere.
Per le ragioni appena dette, l’arresto di un parlamentare non serve a nulla a meno che non sia uno strumento di pressione psicologica “per farlo cantare”, allora però c’è una ragione in più per essere contrari: la privazione della libertà non è prevista come strumento per “ammorbidire” gli indagati.
Capisco che da una trentina di anni ogni principio liberale in tema di ricerca delle responsabilità penali sembri andato a farsi fottere in nome della “lotta senza quartiere al male” (il crimine organizzato, la corruzione, ogni altro accidente), ma se si continua ad arretrare presto o tardi non resterà nulla da difendere.
mercoledì 9 febbraio 2011
Catechismo vietato ai minori
Santità La imploro: ma chi sono gli idioti che scelgono certi titoli? li scomunichi, li chiuda nelle segrete del Vaticano, ma per favore li faccia smettere, che alla prossima muoio dalle risate!
martedì 1 febbraio 2011
Santità, cazzo, ma un minimo di senso del ridicolo?
Oggi, in prima pagina su Avvenire, c’era questa manchette: giuro che ho pensato a una nuova marca di bocconcini per i miei fedeli micetti, e mi stupivo di non vedere un’intelligente espressione felina al posto di questa finta bionda… è stato solo dopo, quando ho letto il testo, che ho scoperto trattasi del catechismo ufficiale dei giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011.
Ora, capisco che Nostro Signore è in primo luogo misericordioso, ma almeno punirli con un po’ di diarrea per questa cialtronata?
Ora, capisco che Nostro Signore è in primo luogo misericordioso, ma almeno punirli con un po’ di diarrea per questa cialtronata?
mercoledì 26 gennaio 2011
Come riparare un monitor Samsung che va in annuncio “non optimum mode”
Questo monitor mi infastidiva oramai da troppo tempo.
Questi sono gli articoli (in inglese e spagnolo) ai quali devo la salvezza del monitor;
All’improvviso l’immagine spariva per essere sostituita da un insuperabile annuncio “non optimum mode, recommended mode 1280x1024 60hz”, e da lì non schiodava più.
Potevi spegnere e riaccendere il PC quanto volevi, ma non cambiava nulla.
All’inizio, a dire il vero, il fenomeno era abbastanza casuale: bastava aspettare un po’, smanettare con windows, e tutto tornava a posto, tanto da convincermi che il problema fosse il sistema operativo oppure la scheda video.
Ma alla fine era diventato un incubo che si ripeteva in maniera ossessiva.
E il peggio era che il monitor non era mica mio, ma d’una amica che distingue a malapena un computer da un tostapane, e che ogni volta scoppiava in lacrimevoli appelli.
Insomma, un dramma senza fine.
Preso da disperazione, ho portato persino il PC ai ragazzi della mia Information Technology, per i quali però il cornuto era sano come un pesce.
Allora, solo allora, mi sono arreso: il fetente era proprio il monitor, animato da una volontà malvagia che aveva deciso di rovinare i miei giorni.
Così ho portato il mio monitor all’amica (tanto uso un portatile) e scaraventato il suo in cantina, in attesa di conferirlo alla ricicleria per essere fatto a pezzettini così da recuperare plastiche e metalli.
Poi l’illuminazione, mi sono messo a dare un’occhiata su Google e ho fatto la scoperta: questo problema, il monitor che impazzisce e va in “non optimum mode” sembra essere una caratteristica di un’intera generazione di monitor Samsung: le famiglie 7xx e9xx di alcuni anni fa.
Per motivi ignoti, col passare del tempo c’è qualcosa che si degrada nella componentistica, e probabilmente ciò si unisce a una progettazione non molto accurata, giacché secondo alcuni articoli trovati su internet il segnale sui pin di un microprocessore sembra avere un voltaggio ben inferiore ai 5 volt nominali dell’elettronica digitale.
Ed ecco la soluzione: anziché far fare un volo al monitor nel container dell’AMSA per i rifiuti elettronici, sembrava sufficiente saldare tra i pin 5 e 6 del microprocessore incriminato (Novatek NT68F63LG) una insignificante resistenza da 47-50 ohm, 1/4 o 1/2 watt.
Sembrava troppo semplice, ma in cantina, oltre al fetentissimo monitor, avevo anche un po’ di vecchi saldatori, di quelli che usavo quando giovincello mi dilettavo di elettronica. Certo, le loro punte non erano esattamente così sottili quanto le piedinature dei moderni circuiti integrati richiederebbero, ma ricordavo che lo stagno ha la tendenza a “fare la goccia” senza allargarsi troppo, così ho deciso di provare.
Come per tutti i prodotti montati da macchine, lo smontaggio è stata forse la parte più difficile, tra viti e incastri, dopo di che la mother board era esattamente come le foto su internet mostravano.
Ho preso la mia bella resistenza (10 centesimi di euro nel negozio di componenti elettronici), ho accorciato un poco i suoi reofori e poi con l’aiuto di una mano che teneva la bestiolina (che sennò col cavolo che riesci a saldarla), sono andato giù di stagno e saldatore.
Il risultato è questo:
Oggettivamente, come saldatura fa davvero schifo, del resto saranno 25 anni che non prendevo in mano un saldatore, in compenso sono oramai un paio di settimane che il monitor va ininterrottamente per più e più ore senza lamentarsi.
In definitiva, con dieci centesimi e un po’ di stagno ho evitato di creare un rifiuto elettronico e fatto risparmiare alla mia amica almeno un centinaio di euro per un monitor nuovo.
Ingredienti necessari:
- 1 monitor samsung 710 oppure 713 oppure 913
- 1 cacciavite a stella
- 1 resistenza da 47 ohm (quelle da 50 ohm sembra non si trovino)
- 1 saldatore 40 watt
- 1 pezzo di stagno per elettronica.
Questi sono gli articoli (in inglese e spagnolo) ai quali devo la salvezza del monitor;
lunedì 24 gennaio 2011
Vent'anni fa, l'unico errore è stato non andare fino in fondo.
Sono passati vent’anni.
Oggi come allora sono convinto che l’unico errore di quella guerra sia stato non proseguirla, non portare i carri armati fino nel cuore di Baghdad: l’Irak si sarebbe risparmiato dodici anni di torture, il terrore sarebbe stato sconfitto quando ancora era possibile, il mondo avrebbe evitato tante tragedie; purtroppo nel 1991 la lezione della seconda guerra mondiale era oramai troppo lontana, e qualcuno s’illuse che fosse possibile convivere con una dittatura, che non fosse necessario combattere fino in fondo, fino a piantare la nostra bandiera sul Reichstag.