mercoledì 13 aprile 2011
giovedì 7 aprile 2011
Arresto del senatore Tedesco: l'ennesimo errore del PD che insegue Di Pietro
Chiedere l’arresto di un parlamentare è chiaramente una mossa che nulla ha a che vedere con delle indagini serie: tra la richiesta d’arresto e il voto passano i mesi, nei quali qualunque dei rischi che l’arresto dovrebbe evitare si può realizzare (fuga, inquinamento delle prove, eccetera), votare per quell’arresto è una scelta suicida anche se può sembrare “conveniente” per il marketing di partito.
Per le ragioni appena dette, l’arresto di un parlamentare non serve a nulla a meno che non sia uno strumento di pressione psicologica “per farlo cantare”, allora però c’è una ragione in più per essere contrari: la privazione della libertà non è prevista come strumento per “ammorbidire” gli indagati.
Capisco che da una trentina di anni ogni principio liberale in tema di ricerca delle responsabilità penali sembri andato a farsi fottere in nome della “lotta senza quartiere al male” (il crimine organizzato, la corruzione, ogni altro accidente), ma se si continua ad arretrare presto o tardi non resterà nulla da difendere.
Per le ragioni appena dette, l’arresto di un parlamentare non serve a nulla a meno che non sia uno strumento di pressione psicologica “per farlo cantare”, allora però c’è una ragione in più per essere contrari: la privazione della libertà non è prevista come strumento per “ammorbidire” gli indagati.
Capisco che da una trentina di anni ogni principio liberale in tema di ricerca delle responsabilità penali sembri andato a farsi fottere in nome della “lotta senza quartiere al male” (il crimine organizzato, la corruzione, ogni altro accidente), ma se si continua ad arretrare presto o tardi non resterà nulla da difendere.